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Ambiente
I nostri alleati contro le emissioni di CO2: i carbon sinks

21-06-2024

I nostri alleati contro le emissioni di CO2: i carbon sinks

Da anni esperti e studiosi di tutto il mondo lavorano per trovare soluzioni ‘umane’ per ridurre l’impatto ambientale delle attività umane. Il nostro pianeta, invece, si è attrezzato da moltissimo tempo – anche se non aveva messo in conto un piccolissimo parassita che gli ha poi scombinato tutti i piani: l’uomo, per l’appunto.

La Terra stessa, infatti, adotta delle strategie per tutelarsi, dei meccanismi che avvengono spontaneamente in natura e che servono a mantenere il delicatissimo e immenso equilibrio generale presente sulla propria superficie. Tra questi meccanismi perfetti, uno dei più notevoli e dei più studiati, è quello del cosiddetto “ciclo carbonico”, che avviene attraverso i ‘carbon sinks’ (in italiano “pozzi di carbonio”). Con l’espressione carbon sinks si intendono tutti quegli elementi presenti in natura in grado di assorbire e trattenere il carbonio presente nell’atmosfera. Ne sono un esempio le piante, l'oceano e il suolo. Questi preziosi ‘contenitori’ immagazzinano il carbonio prodotto da una miriade di altri elementi, gli animali e gli umani, ma anche gli eventi atmosferici come le eruzioni vulcaniche. Insomma, la Terra per preservare il suo equilibrio (che poi è la vita stessa) fa in modo che l’attività delle fonti di carbonio venga compensata dalla capacità dei carbon sinks.

La presenza di CO2 è normale (anzi vitale!) per il nostro pianeta, che possiede questo meccanismo capace di bilanciare la quantità di anidride carbonica presente nell’aria, ma con l’intensificarsi e il diversificarsi delle attività umane (si veda la produzione e il consumo di combustibili fossili, ma anche le attività di deforestazione e di sfruttamento del suolo, l’aumento dell’attività industriale e dei mezzi di trasporto circolanti, compresi gli aerei), ci troviamo di fronte a un eccesso di CO2 a cui i carbon sinks fanno fatica a rispondere, semplicemente perché non sono predisposti per farlo. Secondo gli scienziati, infatti, le piante e gli oceani raggiungeranno presto la loro capacità massima di assorbimento: entro il 2050, ad esempio, le superfici oceaniche potrebbero essere completamente sature di CO2. E pensare che, nonostante aziende, governi e organismi internazionali studino e applichino sistemi di compensazione o stoccaggio della CO2, i carbon sinks rallentano il cambiamento climatico ancora molto più efficacemente di qualsiasi altra tecnologia umana. Sono, in pratica, la soluzione attualmente migliore che abbiamo a disposizione e non possiamo permettere che questo meccanismo perfetto si fermi. 

Non a caso, gli oceani, il suolo e le foreste sono definiti come “gli eroi non celebrati del nostro clima”.

Gli oceani, ad esempio, hanno assorbito circa un quarto dell'anidride carbonica rilasciata nell'atmosfera da quando abbiamo iniziato a bruciare combustibili fossili per la produzione di energia durante la rivoluzione industriale (1600-1700). L’attività di assorbimento del carbonio avviene grazie ad alghe e batteri marini microscopici chiamati “fitoplancton”, che però rischiano di non essere più efficaci a causa dell’inquinamento da plastica nelle acque oceaniche. 

Le foreste del mondo, invece, assorbono circa 2,4 tonnellate di CO2 all'anno. Eppure, nonostante la loro importanza vitale, ogni secondo viene distrutta un'area forestale grande come un campo da calcio tanto che, in tutto il mondo, la deforestazione è responsabile di un quinto di tutti i gas serra prodotti dall'uomo.

C’è poi il suolo della Terra, che assorbe ogni anno circa un quarto di tutte le emissioni umane, e che però è minacciato quotidianamente dalla crescente domanda globale di produzione alimentare, dall'inquinamento chimico e dai cambiamenti climatici. 

Con l'incoscienza dei nostri (spesso anche piccoli) gesti stiamo alterando l'equilibrio tra le emissioni di carbonio e il loro assorbimento, rilasciando nell'atmosfera una quantità di anidride carbonica superiore a quella che la Terra può recepire. Non solo: contemporaneamente stiamo anche danneggiando i carbon sinks, sabotando quindi il nostro alleato più importante nella lotta al cambiamento climatico.

Tutto questo mostra l’uomo scombini, totalmente suo malgrado, i perfetti piani della Terra per preservare il suo equilibrio – ovvero la vita. Pensaci quando getti per terra il mozzicone della sigaretta o non ti preoccupi di buttare nel cestino la tua bottiglietta di plastica: te la senti di scombinare un equilibrio immenso che dura da migliaia e migliaia e migliaia di anni?