10-11-2024
La COP29: il summit della lotta al cambiamento climatico
La COP, Conferenza delle Parti, rappresenta l'appuntamento annuale dei Paesi che hanno firmato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC).
La COP, Conferenza delle Parti, rappresenta l'appuntamento annuale dei Paesi che hanno firmato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). Con l'eccezione del 2020, quando la pandemia da Covid-19 ha interrotto temporaneamente questa tradizione, le COP si sono svolte puntualmente ogni anno dal primo incontro a Berlino nel 1995. Quest'anno, la ventinovesima edizione si terrà dall'11 al 22 novembre 2024 a Baku, in Azerbaijan, riunendo i rappresentanti di 198 Paesi firmatari, inclusa l'Unione Europea.
L'origine di questo importante summit risale al 1992, quando la UNFCCC fu adottata durante la Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo a Rio de Janeiro. Questo accordo è stato il primo strumento giuridico internazionale a focalizzarsi sul cambiamento climatico, con l'obiettivo di stabilizzare le concentrazioni atmosferiche di gas serra derivanti dalle attività umane, prevenendo così gli effetti dannosi per il pianeta. Sebbene il testo originale non prevedesse limiti vincolanti alle emissioni, si stabilì all'articolo 7 che i Paesi membri si sarebbero riuniti periodicamente nelle COP per discutere come realizzare gli obiettivi generali della Convenzione.
Le sessioni della COP affrontano una vasta gamma di temi, suddivisi in tre paradigmi chiave: mitigazione, adattamento e finanziamenti.
La mitigazione riguarda le politiche e gli interventi volti a ridurre le emissioni di gas serra, come il passaggio a fonti di energia rinnovabile e la lotta alla deforestazione.
L'adattamento, invece, si concentra sull'implementazione di misure per prevenire o minimizzare i danni causati dai cambiamenti climatici.
Infine, i finanziamenti sono essenziali per supportare sia la mitigazione che l'adattamento, con particolare attenzione al trasferimento di risorse dai Paesi più ricchi a quelli più vulnerabili, in linea con il concetto di giustizia climatica.
Quest'anno la presidenza della COP29 si impegna a garantire un processo inclusivo, ascoltando e interagendo con una vasta gamma di stakeholder internazionali. Questo approccio mira a coinvolgere tutte le voci e le prospettive, per ottenere risultati condivisi e soluzioni inclusive. Per farlo sarà necessario “rafforzare l'ambizione” e “abilitare l'azione”. Rafforzare l'ambizione significa garantire che tutte le parti si impegnino in piani nazionali per ridurre concretamente le emissioni. Abilitare l'azione invece, implica utilizzare la finanza climatica come strumento chiave per trasformare l'ambizione in azioni concrete. L'obiettivo finale della COP29 è mantenere l'aumento della temperatura globale al di sotto di 1.5°C, un compito sempre più difficile e urgente man mano che la finestra di opportunità si riduce.
Insomma, la COP rappresenta un'opportunità cruciale nella lotta globale contro il cambiamento climatico. Quest’anno, con un focus su ambizione e azione, finanziamenti adeguati e un processo inclusivo, questa conferenza potrebbe segnare un importante passo avanti verso un futuro sostenibile per il nostro pianeta. Se i Paesi partecipanti riusciranno a collaborare efficacemente, la COP29 potrà non solo rafforzare l'impegno globale per la protezione del clima, ma anche promuovere soluzioni innovative e condivise per affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo. La speranza è che i risultati di questo incontro possano ispirare azioni concrete e determinanti, portando a un cambiamento positivo per le generazioni presenti e future.