30-01-2023
La centralità dell'energia
Negli ultimi tempi la parola energia è salita alle luci della ribalta (non solo in positivo): sentiamo sempre più spesso parlare di energia verde, transizione energetica, efficientamento energetico, sicurezza energetica, ma anche di caro energia, crisi energetica, guerra energetica.
Soprattutto dopo l'invasione russa dell'Ucraina e l’irrompere della consapevolezza che i delicati rapporti geopolitici inficiano enormemente anche le nostre bollette, il tema sta occupando da mesi le prime pagine dei giornali ed è al centro di gran parte dei dibattiti pubblici.
E forse questo ingresso dirompente del tema energetico nell’immaginario mediatico pubblico è un bene. Certo, spesso i media esagerano e ‘gonfiano’ le notizie (soprattutto quelle cattive), ma se non altro ci aiutano a ‘vedere’ aspetti della nostra quotidianità che spesso diamo molto (troppo) per scontati. L’energia è indubbiamente uno di questi. Nella frenesia delle nostre giornate non ci soffermiamo spesso a pensarci, anche per il fatto che si tratta di una forza motrice ‘invisibile’, percepita come ‘astratta’, ma di cui beneficiamo in continuazione. Eppure, pensandoci bene, ne siamo totalmente dipendenti: tante piccole azioni che consideriamo banali e tante piccole comodità a cui facciamo fatica a rinunciare sono per noi accessibili proprio grazie alla disponibilità di energia – fino ad ora indiscussa.
Se prendiamo, ad esempio, la nostra giornata tipo, ci possiamo rendere immediatamente conto di quanto appena detto. Appena alzati dal letto molto probabilmente accendiamo la luce, controlliamo il cellulare (che quasi sicuramente è rimasto attaccato alla presa tutta la notte), cellulare con cui probabilmente rispondiamo a un messaggio o a una mail veloce, questo grazie al collegamento alla rete Wi-Fi. Facciamo poi un espresso con la macchina del caffè o magari scaldiamo il pane nel tostapane o sul fornello, ed ecco che – finita la colazione – usiamo lo spazzolino elettrico o ci aggiustiamo la barba con il rasoio (ovviamente pure lui elettrico!).
Hai capito adesso? Già nella prima ora dopo esserci svegliati (e senza nemmeno uscire di casa!), abbiamo usato l'energia per un sacco di attività, in maniera automatica, senza pensarci, semplicemente spingendo un pulsante. Basti pensare che l’energia è definita come la capacità da parte di un corpo o di un sistema di compiere lavoro: senza questa risorsa staremmo, sempre e semplicemente, immobili.
E non è finita qui, perché – come forse avrai sentito durante i tuoi anni di studi ‘l’uomo è un animale sociale’: allargando lo sguardo a quello che facciamo ogni giorno una volta messo il piede fuori casa, ci possiamo accorgere che l’importanza dell’energia non diminuisce, ma anzi aumenta esponenzialmente, quando prendiamo in esame la società intera anziché il singolo individuo. Ciascuno di noi utilizza l’energia per i propri bisogni individuali, ma senza rendersene conto si muove in un sistema che è totalmente alimentato da questa.
Anche tu utilizzi la macchina o i mezzi pubblici per andare al lavoro, dove utilizzi un computer e la rete aziendale, mandi mail, fai telefonate, esci in pausa pranzo al bar di fianco all’ufficio, usi l’ascensore o ti fai quattro chiacchiere con i colleghi bevendo un caffè alle macchinette... Sicuramente vai anche a fare la spesa in un supermercato (dove i banchi frigo sono sempre accesi, ci hai mai pensato?), e sicuramente nel tuo tempo libero esci a cena con gli amici in pizzeria o al ristorante, oppure fai una passeggiata di sera sapendo dove mettere i piedi perché la strada è illuminata… Qualsiasi tipo di società e ogni settore di attività è caratterizzato dall’utilizzo di enormi quantità di energia, e con l’accrescere dei bisogni (soprattutto quelli del ‘primo mondo’) e con l’intensificarsi di fenomeni come la globalizzazione e la digitalizzazione, queste quantità sono destinate ad aumentare ancora. Il mondo ha infatti sempre più fame di energia: nel 2019 il suo consumo a livello globale ha raggiunto i 153.000 TWh (mille miliardi di Watt), con un aumento del 16% in soli quindici anni!
Riconoscere la centralità che l’energia ha nella tua vita e in quella di chiunque altro, ti permette di riconsiderare il valore fondamentale di questa risorsa. Soprattutto ora che viene messa in discussione la sua disponibilità e ora che – parlandoci chiaro – pagare le bollette costa un occhio della testa, dobbiamo tutti renderci conto che l’energia va trattata responsabilmente. Perché è un bene scarso, perché è un bene vitale e indispensabile, che va trattato in modo consapevole.